Sport e Visione

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Il visual training è un approccio funzionale multi-disciplinare finalizzato a condurre l’intero sistema visivo a funzionare all’apice del rendimento in relazione all’attività praticata.

Il miglioramento visivo può essere indirizzato sia ad aspetti generali della visione ( comfort, eliminazione di astenopie, efficienza, etc.), sia ad aspetti specifici che caratterizzano le esigenze primarie di una persona. Il visual training deve la sua ampia prospettiva diagnostica e rieducativa grazie al fatto di derivare da una moltitudine di ricerche che sono state condotte in vari campi scientifici: Optometria, Psicologia, Oftalmologia, Fisiologia, Neuroscienze, Neurologia etc.

L’atleta è un individuo con esigenze molto specifiche al di sopra della “normalità”. Ad un atleta non basta essere sano per essere competitivo; egli deve essere anche efficiente ed esprimere tale efficienza in specifiche attività che caratterizzano lo sport praticato.

Ad un atleta non basta vedere 10/10 decimi ed avere occhi sani; egli deve possedere nel sistema visivo, come nel resto del corpo, quell’efficienza che gli occorre per percepire e reagire in tempi rapidi, per estrarre il massimo significato da ciò che vede.

” GLI OCCHI DIRIGONO IL CORPO” è uno degli slogan più diffusi per enfatizzare l’importanza di un sistema visivo efficiente per chi pratica attività sportiva.

Attraverso decenni di ricerche sulla fisiologia e psicologia della percezione visiva alcuni concetti risultano oggi universalmente dimostrati ed accettati:

• la funzione visiva è un processo largamente appreso e può essere adeguatamente educato, allenato e migliorato.

• la notevole plasticità del sistema visivo e delle funzioni che esso svolge sono largamente dovute ai fenomeni di apprendimento sensoriale e fanno riferimento all’enorme e in parte, inutilizzata, plasticità dei processi cerebrali.

• il sistema visivo umano è il più sviluppato ed efficiente di tutti gli esseri viventi. Oltre due terzi delle informazioni sensoriali che giungono ogni secondo al cervello sono inerenti alla funzione visiva.

“VEDERE” è già stata definita come la funzione dominante dell’essere umano. L’uso che l’essere umano è chiamato a farne supera largamente quello delle necessità primarie di sopravvivenza e contribuisce agli aspetti superiori dell’esistenza più squisitamente cognitivi e culturali.

Lo Sport, così come la maggior parte delle attività che svolgiamo quotidianamente, è essenzialmente un’attività visuo-motoria.

Ogni azione sportiva è caratterizzata da una percezione seguita da una azione mediata da un’infinità di processi integrativi che contribuiscono a rendere il gesto finale adeguato alle situazioni spaziali e temporali.

Nessun altro sistema sensoriale è così preciso, veloce e raffinato come la funzione visiva nel ” misurare ” tempo e spazio.

Il visual training è basato sul fatto che la percezione visiva caratterizza la maggior parte delle nostre attività quotidiane e grazie al feedback visivo che riceviamo dall’ambiente sappiamo come muoverci ed agire in modo efficiente e finalizzato.

Ogni attività visiva e visuo-motoria che un essere umano svolge è caratterizzato da esigenze visive più o meno specifiche e l’abilità di interfacciarsi con tali esigenze dipende enormemente da come siamo abituati ed allenati ad utilizzare il sistema visivo.

La ripetizione sistematica di gesti motori non necessariamente produce un adeguato apprendimento. Il gesto motorio è il prodotto finale di una serie di fenomeni: una sorta di risultato dell’efficienza e dell’integrazione.

Ogni azione – reazione è mediata da processi sensoriali; se questi non sono adeguatamente integrati, l’allenamento basato sulla ripetizione di gesti motori o sulla forza fisica può dimostrarsi inefficace per migliorare in modo consistente la performance dell’individuo.

Allenare la funzione visiva ad essere più preparata, rapida e precisa può produrre un contributo considerevole nel miglioramento della gestualità sia in termini quantitativi ( velocità ), sia qualitativi ( precisione ) e di infortuni sportivi.

A cura della Dott.ssa. Chiara Capuccini

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