A quanto pare si, e questi due sistemi (visivo e podalico) si influenzano a vicenda.
Ciò vuol dire che ogni comportamento dei movimenti oculari può avere adattamenti nel piede per ricercare i nuovi punti di contatto col suolo.
Se è presente una disfunzione dei muscoli oculari il corpo assumerà degli adattamenti posturali per compensare lo squilibrio dalla nuca fin giù ai piedi.
Potremmo trovarci un piede “fuori asse” semplicemente come compenso di qualcosa che arriva dall’alto, in questo caso dagli occhi.
In ambito posturale ciò che va individuato, attraverso test funzionali specifici, sono le cause.
I motivi che determinano i compensi e non semplicemente la sua presa in esame.
Se hai un piede che “crolla in dentro” non è detto che vada rieducato il piede.
Così come non è detto che una serie di esercizi di stabilità sul tronco o sui muscoli del bacino (glutei) possano risolvere il problema…
Con alcuni esercizi i piedi possono subito rispondere ad una stimolazione e cambiare postura nell’immediato; ma cosa succede nel corso del tempo?
Se la causa primaria, ad esempio dopo un trauma di caviglia, risiede nel piede allora gli esercizi di stimolazione potrebbero essere risolutivi e duraturi.
Tuttavia se si tratta solo di un compenso allora i risultati saranno fine a se stessi e ci si ritroverà in un giro senza fine di continui esercizi con scarsi risultati.
Le valutazioni posturali specifiche con test funzionali potranno “tirare fuori” il problema primario ( o i problemi…) che mantiene l’intero squilibrio corporeo.
In questo caso potrebbe essere proprio l’occhio.
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È come un gioco… ma è meglio per la tua mente!!
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Allena la tua visione… muoviti più velocemente!!! #sportsvision #sportsvisiontraining #sportstraining #visiontraining #vision #reactiontraining #potenziarecervello

BAMBINI SVOGLIATI : MA E’ DAVVERO COSI’ ?
Spesso mi capita in studio di esaminare bambini e ragazzi considerati dai genitori svogliati, pigri. In realtà ho SEMPRE riscontrato in loro una difficolta’ visiva che , se non adeguatamente trattata, “giustificava” la loro poca voglia di stare sui libri.
La vista è solo una mimima parte del processo visivo, avere solo 10/10 non basta!

POSTUROLOGIA
OCCHI E POSTURA
Oggi parliamo della vista e come questa determina la postura.
Gli occhi guidano la postura nello spazio cioè determinano come camminiamo attraverso le catene muscolari anteriori che dirigono poi la punta del piede, attraverso le catene muscolari posteriori che controllano la rotazione dei corpi vertebrali.
L’ occhio va valutato non solo per quanto (diottrie) ci vede ma anche in che modo ci vede.
È molto frequente trovare casi in cui gli occhi hanno difficoltà a convergersi cioè a guardare entrambe la punta del naso. Questo significa che se uno dei due occhi converge più dell’ altro come ci sarà un occhio dominante, ci sarà anche una catena anteriore muscolare più in ipertono (contratta), causando l’ allentamento dell’ altra e dirigendo il piede della stessa parte verso l’ esterno, tanto per capirsi la persona avrà un piede o possibile anche tutti e due i piedi a papera.
Come la mancanza di diottrie crea un atteggiamento di caduta anteriore della testa per avvicinarsi all’ oggetto da mirare, è altrettanto visibile l’ atteggiamento opposto cioè indietreggiare con la testa nel caso in cui avessimo una vista da falco.
Al livello posturale queste catene in ipertono ed ipotono portano pressioni interdiscali sulla schiena e un consumo di questi precoce per usura scorretta.
Dunque se vostro figlio ha i piedi piatti o manda una gamba fuori controllo oppure non riesce a stare sui libri a leggere, prendetevi il tempo di fargli fare un test posturale, in maniera da considerare nell’ insieme le cause che gli portano questo disagio.

#IGIENE #POSTURALE
Quale bicchiere scegliere per far bere il bambino in sicurezza?
Caro genitore, forse tale questione potrebbe sembrarti banale, ma non lo è. Il bambino, come l’adulto, nel momento in cui assume dei liquidi da un #bicchiere #alto e #stretto, tende ad estendere in modo eccessivo il capo e questo fa sì che la sua epiglottide non si chiudi perfettamente, esponendolo a rischio di inalazione.
Viceversa, nel momento in cui viene usato un bicchiere #basso in altezza (come può essere una tazzina di caffè), il bambino è portato a flettere il capo rispetto al tronco, cioè a piegare la testa in avanti. Tale posizione posturale permette una perfetta chiusura dell’epiglottide, garantendogli una condizione di sicurezza durante l’atto del bere.
Abc dell’età evolutiva #abcetaevolutiva
A cura della Dott.ssa. Chiara Capuccini